Di Comma22 | 20 Novembre, 2020
Categoria: News
Chiediamo al Comune di Roma di ripristinare la possibilità di pagare la Tariffa Rifiuti (TaRi) con la domiciliazione bancaria e di incentivare questo metodo di pagamento con la riduzione del 20% della tariffa.
Nello scorso mese di agosto, oltre centomila contribuenti romani hanno ricevuto dal Comune di Roma una comunicazione nella quale si annunciava la nuova modalità di riscossione della TaRi attraverso il nuovo sistema Pago PA e l’abolizione del pagamento tramite la domiciliazione bancaria, a causa del passaggio della riscossione da AMA spa a Roma Capitale. La domiciliazione bancaria permette di pagare le spese periodiche, come bollette o rate di prestiti, attraverso il rilascio di una delega alla banca o alla posta, che provvedono al prelievo sul conto corrente della somma indicata, nell’ultimo giorno utile. L’intestatario del servizio riceve la bolletta o la comunicazione della rata, in tempo utile a sospendere il pagamento nel caso riscontri qualche anomalia. La domiciliazione bancaria è particolarmente utile per anziani e pensionati: proprio per i disagi creati, in particolare, a questi cittadini, la scelta del Comune di Roma ha suscitato giuste proteste. Ovviamente la domiciliazione bancaria è utile anche per le pubbliche amministrazioni per riscuotere le proprie entrate tributarie, al punto che risulta conveniente incentivare l’adesione a tale modalità di pagamento con l’offerta di uno sconto sull’importo dovuto, come ha fatto la Regione Lombardia.
In seguito alle proteste, l’Autorità Antitrust, con una nota indirizzata al Presidente del Consiglio e al Presidente dell’ANCI, ha dichiarato che è possibile continuare a usare la domiciliazione bancaria anche in presenza del Sistema PagoPa; l’Autorità Antitrust ha inoltre richiamato l’attenzione sulla norma introdotta dal decreto legge “rilancio”, che prevede una riduzione fino al 20% delle aliquote e delle tariffe delle entrate tributarie e patrimoniali degli enti locali a favore dei contribuenti che scelgano di pagare mediante la domiciliazione bancaria.
Il Presidente dell’ANCI con una nota del 13 novembre scorso ha dichiarato di condividere quanto affermato dall’Autorità Antitrust, affermando peraltro l’inesistenza di una esclusività del sistema PagoPa per gli Enti Locali.
Nei prossimi giorni dovranno essere emessi gli avvisi di pagamento della TaRi relativa al secondo semestre 2020, da versare entro il 31 dicembre 2020.
L’associazione Comma 22 lancia una petizione alla Sindaca di Roma Virginia Raggi per ripristinare la domiciliazione bancaria come modalità di pagamento della TaRi e per applicare ai contribuenti che sceglieranno questa forma di pagamento la riduzione del 20% prevista dall’art. 118-ter del decreto legge n. 34/2020, come convertito dalla legge n. 77/2020.
Per firmare la petizione clicca qui.
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Testo del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, coordinato con la legge di conversione 17 luglio 2020, n. 77
Art. 118 ter
Riduzione di aliquote e tariffe degli enti territoriali in caso di pagamento mediante domiciliazione bancaria.
1. Gli enti territoriali possono, con propria deliberazione, stabilire una riduzione fino al 20 per cento delle aliquote e delle tariffe delle proprie entrate tributarie e patrimoniali, applicabile a condizione che il soggetto passivo obbligato provveda ad adempiere mediante autorizzazione permanente all’addebito diretto del pagamento su conto corrente bancario o postale.