Di Comma22 | 7 Maggio, 2017
Categoria: News
Anziché tutelare gli utenti dalle telefonate che propongono contratti a distanza a qualsiasi ora, il disegno di legge sulla concorrenza appena approvato dal Senato travolge anche il registro delle opposizioni, peraltro limitato ai numeri di telefonia fissa, già sostanzialmente ignorato dalle compagnie telefoniche e dell’energia: d’ora in poi, sarà lecito contattare anche chi ha dichiarato la propria opposizione e c’è da attendersi ora una valanga di chiamate anche sui cellulari.
Quello che segue è il testo dell’art. 1, comma 44, del disegno di legge 2085 approvato dal Senato il 3 maggio scorso con un voto di fiducia:
44. All’articolo 130 del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, dopo il comma 4 sono inseriti i seguenti:
«4-bis. Gli operatori e i soggetti terzi che stabiliscono, con chiamate vocali effettuate con addetti, un contatto anche non sollecitato con l’abbonato a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale hanno l’obbligo di comunicare all’esordio della conversazione i seguenti dati:
- a) gli elementi di identificazione univoca del soggetto per conto del quale il contatto avviene;
- b) l’indicazione dello scopo commerciale o promozionale del contatto.
4-ter. Il contatto è consentito solo se l’abbonato destinatario della chiamata, a seguito della comunicazione di cui al comma 4-bis, presta un esplicito consenso al proseguimento della conversazione».
Lo stesso Garante della privacy ha ritenuto necessario esprimere con un comunicato sconcerto e preoccupazione per la liberalizzazione del fenomeno del telemarketing selvaggio, motivato anche dal fatto che al Senato è ferma un’altra proposta di legge che punta invece a rafforzare il registro delle opposizioni, prevedendo anche la possibilità di inserirvi i numeri dei cellulari.