Di Comma22 | 22 Dicembre, 2017
Categoria: News
“Peppe è una persona semplice: oltre al lavoro, gli piace sorridere, passeggiare e impiegare il suo tempo libero dedicandosi alle sue passioni. Tra queste, non c’è sicuramente fare la fila alle poste, o al comune, e neanche fare i lavori di casa (attività in cui è terribilmente negato). Per fortuna, ora grazie alla riforma della Pubblica Amministrazione può semplificarsi la vita.”
Così viene presentato il primo episodio di una campagna pubblicitaria sugli effetti della riforma della pubblica amministrazione varata dalla ministra Madia: quello che colpisce subito è la rappresentazione del cittadino/utente della pubblica amministrazione come uno imbambolato che si guarda intorno alla ricerca di soluzioni, guardando verso l’alto (le aspetta dal cielo). A dare la dimensione di presa in giro è poi la scelta dell’oggetto della prima puntata, lo SPID, proprio l’elemento che più ha le dimensioni del fallimento rispetto agli obiettivi annunciati al momento del lancio: a oggi due milioni di credenziali erogate a fronte dei dieci milioni di obiettivo da raggiungere entro il 2017.
Per misurare la distanza da ciò che è semplice, basti guardare uno dei tutorial più diffusi in rete su Come ottenere l’identità digitale SPID con POSTE ID , che dura più di nove minuti, solo per illustrare la prima parte della procedura per ottenere le credenziali, quella che si svolge on line; perché poi c’è una seconda parte che va svolta di persona presso un ufficio postale. Impagabile il tutorial, che recita: “poi vi recate direttamente all’ufficio postale per prendere un appuntamento e, se siete fortunati, magari potete concludere immediatamente”.
Completamente falso poi il contenuto del messaggio, che fa sembrare che solo ora e grazie a SPID sia possibile, per Peppe, fare le cose che deve fare evitando le file:
– passare in tabaccheria per pagare il bollo dell’auto: sono almeno sei anni che è possibile pagare il bollo auto on line, tramite il sito dell’ACI bollonet, senza bisogno di credenziali, basta che puoi pagare on line;
– passare a scuola per iscrivere sua figlia: le iscrizioni non si fanno più a scuola, ma solo on line, basta registrarsi sul sito del MIUR;
– passare in un CAF per presentare il 730: nel 2017 sono state presentati due milioni e mezzo di 730 precompilati senza passare per i CAF da contribuenti che hanno utilizzato in massima parte le credenziali rilasciate dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate.
Stupisce tanto accanimento e spreco di risorse (quanto costa questa ennesima campagna pubblicitaria?) su un progetto destinato al fallimento.